domenica 26 aprile 2015

Il quinto ed il sesto moschettiere?

In attesa di scoprire chi sarà il nuovo campione NBA, nella Lega americana iniziano ad impazzare i rumors su draft e free-agency.
Dopo gli attestati di stima ricevuti dai nostri rappresentanti e le eccellenti prestazioni dei giovani nel campionato NCAA, il basket a stelle e strisce ricomincia a parlare italiano.
Questa volta, però, le voci si fanno parecchio insistenti e riguardano non solo giocatori pienamente affermati nel nostro campionato.
Il primo, incalzante, rumors è quello riguardante Alessandro Gentile: la giovane guardia/ala di Milano è stata scelta allo scorso draft (con la numero 53) dagli Houston Rockets ma ha preferito, invece di volare subito dall'altra sponda del mondo, aspettare almeno una stagione prima di calcare i parquet NBA.
Il capitano dell'EA7 Milano in questa stagione ha vissuto momenti altalenati ma dopo la risoluzione dei suoi guai alla schiena è riuscito a mostrare tutto il suo talento.
Gentile sta viaggiando, tanto in Lega A quanto in Eurolega (durante le Top16 dove si è fermata la corsa di Milano), con percentuali da top player, riuscendo a raggiungere i 18.3 punti di media in Europa (secondo realizzatore del torneo dopo Rochestie).
Le sue giocate hanno impressionato parecchio i dirigenti dei Rockets tanto da richiederne il passaggio già la prossima regular season.
Ci sono però diverse punti a sfovore per il giocatore originario di Maddaloni: in primo luogo il contratto che, anche a detta di suoi compagni di squadra (Hackett), non prevede alcuna clausola NBA - escape.
In questo caso, così come successe per il caso Rubio, il buy - out potrebbe essere coperto (se maggiore di 500.000 dollari) anche dal giocatore in caso di chiamata oltreoceano, data l'impossibilità di spesa per una franchigia NBA oltre quella cifra.
Altro punto a sfavore potrebbe essere quello del gioco espresso in campo: la guardia/ala è un ottimo penetratore e i suoi movimenti si fondano sul suo fisico imponente.
Le tattiche di Hostoun, invece, si fondano sull'imprevedibilità e sul tiro da 3 (dove comunque Gentile ha una media di tutto rispetto) tendendo ad eliminare, quasi del tutto, il tiro dalla media (una delle armi principali di Alessandro) divenuto ormai un'arma poco affidabile.
Lo stesso giocatore, al fine di evitare un caso Datome bis, ha affermato che deciderà a fine stagione se effettuare o meno il salto di categoria tenendo presente tutte le opportunità di scelta.
La vera sorpresa è rappresentata, però, da Simone Fontecchio: la "stellina" della Bologna bianconera qualche giorno fa si è dichiarata eleggibile al Draft (come confermato da Jonathan Givony).
La notizia, che sa tanto di mossa strategica per "pesare" il proprio valore, ha meravigliato e non poco l'ambiente cestistico anche perchè il capitano della Virtus è praticamente "esploso" solamente la scorsa stagione.
In realtà le doti di Simone non sono nuove all'ambiente a stelle e strisce dati i contatti già dalla scorsa stagione con gli scout NCAA e l'invito in una delle hig school (poi rifiutato a favore del quinquennale con Bologna) prima dell'inizio dell'attuale campionato.
Le diverse dirigenze NBA lo seguono da parecchio tempo e a valorizzare il suo talento c'è anche la previsione del sito specializzato draftexpress.com che lo considera undicesimo prospetto fra i nati nel 95' (classe che comprende talenti come Hezonja e Porzingis).
La mossa di dichiararsi in anticipo (due anni) permette al giocatore di testare il suo vero valore nel basket che conta data la possibilità di ritirare la propria candidatura anche una settimana prima del Draft.
A questo si lega la possibilità di mettersi in mostra nell’Adidas Camp di Treviso, dal 6 all’8 giugno, per il quale dovrebbe però ottenere un invito.
Dalla prossima stagione i parquet NBA potrebbero parlare ancora di più italiano affiancando agli attuali quattro moschettieri altre due talenti nostrani...
in attesa della definitiva consacrazione delle nuove stelle NCAA (Akele e Mussini).

Alessandro Falanga

A BREVE ANALISI PRIMO TURNO PLAY - OFF NBA
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