sabato 14 febbraio 2015

L'annus horribilis del basket italiano

Nel corso degli anni il campionatoitaliano ha sempre mostrato una costante, quella dei fallimenti societari.
I diversi tifosi della penisola sono ormai abituati alle sentenze estive, ai ripescaggi, agli stravolgimenti di classifica e alle modifica delle leghe.
Questa volta, però, la situazione sembra molto più complicata e le vicende che stanno caratterizzando soprattutto le leghe minori destano parecchio sconforto.
Infatti, la stagione 2014 – 2015 per la lega A2 Gold (che il prossimo anno si unirà all'attuale A2 Silver per formare una lega unica) è la peggiore di tutta la storia della palla a spicchi nostrana.
Tutto è cominciato durante il periodo di gennaio quando la Sigma Barcellona  ha annunciato la sua “cattiva” posizione economica ed il possibile ritiro dal campionato della squadra.
Quando tutto sembrava perso, e il ritiro della squadra era quasi una certezza, ecco il classico fulmine a ciel sereno: la Canditfrucht S.p.a, azienda siciliana di succhi di frutta, comunica di aver stipulato un'accordo di sponsorizzazione con la squadra che le permetterà di continuare la stagione appena cominciata.
Parallelamente, sul fronte nord della penisola italiaca, scoppia l'altro caso eclatante delle minors di A.
Questa volta volta la regione coinvolta è l'Emilia – Romagna e la squadra in causa la Fulgor Libertas Forlì.
Rispetto a Barcellona il caso di Forlì è molto più complicato.
Ripescata dopo la retrocessione della scorsa stagione e graziata dalla lega in tema di garanzie finanziarie (come denunciava anche la Bawer Matera, finalista di Silver lo scorso anno, ad inizio stagione), Forlì trova il suo vero punto debole nella società capeggiata da Massimiliano Boccio.
Al grido Vogliamo l’Eurolega, non temo Armani , Forlì comincia la stagione cestistica con le migliori intenzioni; con un budget di 5 milioni di euro (tre in più della stessa Olimpia Milano) la Fulgor imbastisce una squadra che punta alla promozione.
Zizic, Becirovi e Carraretto dal campo e coach Finelli alla guida tecnica rappresentano coloro a cui viene affidato il compito di portare la squadra ai vecchi fasti.
La stagione, nonostante qualche break tecnico, non sembrava andare male fino al sorgere, nel dicembre 2014, dei primi problemi economici.
Stipendi non pagati e debiti regressi ancora insoluti (come quello con il Comune per il Palasport) iniziano a far suonare le prime sirene d'allarme.
I giocatori cominciano a scioperare, tanto che la squadra gioca ben due partite con la primavera, e la situazione appare di giorno in giorno sempre più critica.
Arriva così il 2 gennaio 2015, quando per bocca del Presidente Mirela Mihaela Chirisi, moglie di Boccio, si decide di ritirare la squadra dal campionato e rinunciare alle prestazioni dei giocatori sotto contratto.
Altra situazione è quella della Expert Napoli.
Come per altre società anche a Napoli si è partiti con una campagna acquisti faraonica, vedi Spinelli, Traini e Calvani, e con tutte le migliori intenzioni per riportare il basket partenopeo ai massimi livelli.
Al pari di Barcellona la Expert Napoli si è trovata di punto in bianco senza coperture finanziarie, con conseguente sciopero dei giocatori, e con la concreta possibilità di ritirare la squadra ma, come per la Sigma, anche in questo caso, dopo giorni di trattative, è arrivato l'aiuto, del Gruppo Castaldo per la precisione, a salvare una situazione di per sé disperata.
Ultima, ma non per gravità di situazione, è la Veroli Basket.
Al contrario di tutte le altre società i problemi di Veroli nascono durante il periodo di pre – season.
Con l'intento di creare un vero e proprio “laboratorio di giovani promesse", la Veroli Basket stipula un accordo di collaborazione con la Stella Azzurra Basket (formazione da sempre famosa per il suo “florido vivaio”).
I problemi però non tardano ad arrivare date le diverse visioni fra le due società riguardanti soprattutto la gestione dei giocatori ex Stella Azzurra (vedi i talentuosi La Torre e Cucci).
La situazione creatasi, però, non sembra compromettere il prosieguo della stagione nonostante le tante debacle in campo e qualche forfait fra i giocatori.
Proprio quando tutto sembrava risolto ecco la catastrofe: il 13 febbraio 2015 il Presidente Uccioli comunica l'impossibilità di continuare a sostenere le spese per la squadra e, di conseguenza, annuncia il ritiro della stessa dalla A2 Gold.
Per la prima volta nella storia del basket professionistico si assiste ad un doppio ritiro e ad una serie di crisi continue.
Un po' per la crisi economica, un po' per l'incoscienza di società e lega, il nostro basket sta diventando sempre più un colabrodo, portando a campionati falsati e false speranza per tifosi e giocatori.
Fino a quando non si deciderà di rispettare alla lettera le regole, queste situazioni si verificheranno di continuo rendendo la pallacanestro nostrana la più instabile, e meno attraente, d'Europa.


Alessandro Falanga




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