mercoledì 24 dicembre 2014

Paura e delirio a "Motorcity": i Pistons e la rivoluzione interna

Negli ultimi anni in NBA si è ampiamente diffusa la moda di costruire una squadre mettendo insieme diverse stelle in grado di garantire un rendimento eccellente in poco tempo.
Non sempre ,però, il roster a disposizione assicura grandi prestazioni e la chimica di squadra influenza spesso l'andamento stagionale di tutta la franchigia.
Il caso più eclatante è quello dei Detroit Pistons.
Nati sulla scia dei "Big three" di Miami, nella città del Michigan si decide di dare vita , circa due anni fa, ad un progetto in grado di portare la squadra ai fasti di una volta.
Fondati sull'asse Jennings - Smith - Drummond, i Pistons dell'allora coach Cheeks sembrano promettere bene... ma qualcosa comincia a non funzionare.
La mancata qualificazione alla post-season, e le figuracce rimediate in campo, non scoraggiano però i dirigenti della MotorCity che decidono di mettere in piedi un nuovo progetto guidato dall' ex Magic Stan Van Gundy nelle vesti di presidente/coach.
La squadra, modificata di poco rispeto alla precedente stagione, non sembra però dare risposte ottendendo solamente il pessimo record di 5 vittorie e 23 sconfitte.
La causa di questo tracollo, non tanto inaspettato, deriva, secondo gli addetti ai lavori, dalla difficile convinenza fra i tre lunghi titolari adattati spesso a ruoli non proprio familiari.
Quando tutto sembra ormai segnato arriva il classico fulmine a ciel sereno: il presidente/coach Van Gundy decide di tagliare l'ala ex Atlanta Josh Smith.
La notizia lascia di stucco sia l'intera Lega, per la possibilità di tesserare un giocatore di alto livello, sia i tifosi di Detroit, mortificati dal destino di una squadra ormai allo sbaraglio.
Per quanto rigurada Josh Smith, 13,5 milioni a stagione per 2 anni, si prospettano diverse soluzioni.
L'ala ex Atlanta, infatti, subito dopo il taglio ha ricevuto ben 3 offerte rispettivamente da Dallas, Houston e Sacramento.
Souzione Dallas
Qualora approdasse ai Mavericks, Smith andrebbe a ricoprire il ruolo di cambio di Dirk Nowitzki. Il suo destino sarebbe quello di "guidare" la second unit dei Texani diventando effettivamente un quinto, se non sesto o settimo, violino della squadra. La nota positiva è rappresentata dal suo possibile ritorno in posizione di 4 che lo riporterebbe alle cifre di una volta.
L'amicizia con Rondo, inoltre, potrebbe favorire l'approdo alla corte di Cuban.
Probabile Starting Five: Rondo - Ellis - Parsons - Nowitzki (Smith) - Chandler
Soluzione Houston
I Rockets sembrano la destinazione più probabile per l'ala. A Houston sarebbe al centro di un vero progetto vincente andando a completare un ottimo terzetto con Harden e Howard. Anche in questo caso tornerebbe in posizione di 4, con l'ingrato compito di fare da chioccia al giovane Terence Jones nel basket che conta.
L'amicizia con Howard, e la possibilità di entrare a far parte del roster di una contender, potrebbe favorire l'approdo a Houston
Probabile Starting Five: Bradley - Harden - Ariza - Smith - Howard
Soluzione Sacramento
I Kings lo cercano, come i Mavericks, da quasi due anni. Durante la pausa estiva cercarono invano lo scambio con i Pistons ma l'operazione non andò mai in porto. A Sacramento troverebbe giocatori del calibro di Gay e Cousins e una squadra in grado di stupire in NBA. Il problema vero si avrebbe nello spogliatoio dove la convivenza con giocatori dal carattere vivace come il suo, vedi Cousins, renderebbe l'ambiente di Sacramento poco gradevole.
Probabile Starting five: Collison - McLemore - Gay - Smith - Cousins
Per qunto riguara Detroit, invece, la situazione sembra assai complicata.
Il pessimo record e il roster a disposizione farebbe pensare al peggio ma ci potrebbero essere delle sorprese.
Dal punto di vista delle rotazioni si potrebbe avere un cambio radicale.
Infatti, il taglio di J-Smoove lascia scoperto lo spot di ala piccola (ruolo ricoperto in maniera pessima dall'ex Hawks in questi due anni); la situazione mette in discussione tutte le gerarchie create fino ad ora tanto da far pensare anche ad un inserimento del nostro "Gigi" Datome negli schemi del coach.
Il quintetto di Detroit attualmente potrebbe essere il seguente: Jennings - Caldwell Pope - Butler (Datome) - Monroe - Drummond.
La rivoluzione in casa Pistons è appena cominciata... e potrebbe riservare qualunque sorpresa.







Alessandro Falanga

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